Fermo restando che la solidarietà è il sentimento più nobile che possa accomunare le persone, tanto più se queste condividono gli stessi valori, principi e ideali; e che non c’è nulla di più umanamente gratificante dell’aiutare il prossimo, magari offrendogli l’occasione di favorire la crescita e assicurare un avvenire migliore, era ora di immaginare e realizzare qualcosa che fosse in grado, se non di cambiare radicalmente le cose, quantomeno di sovvertire il futuro di un certo numero di quei giovani studenti capaci e meritevoli che, pure aspirando ad una laurea universitaria, per ragioni soprattutto economiche sono destinati a veder vanificare le proprie ambizioni, a far naufragare prematuramente i loro sogni. Pensiamo, in particolare, a taluni giovani dell’Italia meridionale i cui genitori, per lo più non benestanti, hanno già compiuto uno sforzo sovrumano per fargli conseguire un diploma di abilitazione superiore, solitamente di un istituto tecnico o professionale, nella speranza che sia sufficiente per trovare al più presto un’occupazione. O di talaltri fatalmente osteggiati a proseguire gli studi da genitori benestanti ma poco istruiti. Tutto questo è frustante, avvilente, sconfortante, tanto più se non trascuriamo che, spesso, alcuni di loro hanno le potenzialità per raggiungere i più alti livelli di istruzione e, quindi, il successo professionale e personale.
E – ci siamo chiesti – chi se non i docenti universitari, coloro che quotidianamente si prendono cura del futuro dei nostri figli, avrebbe potuto comprendere appieno il valore dell’istruzione? Chi meglio di loro avrebbe saputo condividere lo spirito e le finalità della nostra iniziativa?
Ecco, l’associazione di Promozione Sociale STUDENTIA nasce appunto con il proposito di aiutare ad emergere i primi e, nel contempo, destinando a tal uopo buona parte della quota di abbonamento annuo al professional magazine DOCENTIA (suo principale sostenitore), far contribuire e rendere partecipi i secondi, così che
“ognuno di loro possa effettivamente adottare
quegli studenti meno fortunati e
guidarli con sapiente e amorevole fermezza
verso il traguardo“.